Prezzi spot dei mercati power europei contrastati su base settimanale.
La Germania beneficia di un incremento di produzione eolica di quasi 9 GW medi rispetto a quella attesa per Sabato 20/10. Contrariamente la Francia ha mostrato un rialzo di quotazioni dovuto al netto aumento dei consumi e a una lieve riduzione di produzione nucleare.
La Francia incrementa di +5,91 €/MWh a 66,23 €/MWh. Il consumo aumenta di 7 GW sulla settimana, accusando una flessione di 1,5 GW sulla produzione nucleare interna. La Germania segna un -11,25 €/MWh a 48,12 €/MWh, con l’incremento di generazione eolica che prevale sul mancato supporto fotovoltaico. La Spread tra i due Paesi si porta a +18,10 €/MWh.
Prezzi degli altri Paesi dell’Europa centrale: il Belgio impenna di +22,40 €/MWh attestandosi a 83,02 €/MWh, con un massimo di giornata di 102,34 € in ora 11. In quasi la totalità delle ore le quotazioni si sono posizionate sopra a quelle europee. La Svizzera cala di -2,95 €/MWh a 68,57 €/MWh. Infine l’Austria si porta a 58,61 €/MWh con un -2,62 €/MWh ripetto alla scorsa settimana.
La zona NORD mostra un -1,92 €/MWh a 67,85 €/MWh perchè ben supportata dalla produzione eolica, prevista in aumento di circa 3 GW rispetto ai valori di sabato scorso.
Il CCT rimane a -2,69 €/MWh con un PUN di 65,16 €/MWh.
Per quanto riguarda le spread tra il NORD e gli altri Paesi europei: la differenza con la Francia è di +1,62 €/MWh, mentre quella con la Germania cala a +19,72 €/MWh. Il delta con la Svizzera resta negativo a -0,72 €/MWh, mentre quello con l’Austria è di +9,24 €/MWh.
Su base oraria i prezzi della zona NORD sono risultati inferiori di quelli svizzeri in 16 ore, mentre si allineano a quelli francesi in ben 17 ore giornaliere.