Day Ahead Power EU – 02/02/2019

Prezzi spot dei mercati power europei contrastati su base settimanale.

Con temperature in salita rispetto a ieri, ma ancora contenute rispetto alle medie dello scorso Sabato (26/01), la Germania rimane stabile, mentre la Francia e la zona NORD italiana segnano un consistente decremento.

 

La Francia cala di -4,18 €/MWh a 50,21 €/MWh, con una riduzione di indisponibilità nucleare di circa 0,5 GW su base settimanale. La Germania sale di appena +1,1 €/MWh a 50,19 €/MWh, nonostante lo scarso apporto eolico (L.F inferiore del 10%). La Spread tra i due Paesi è di appena 0,02 €/MWh.

 

Prezzi degli altri Paesi dell’Europa centrale: il Belgio si allinea ai prezzi dei Paesi limitrofi e cala di -2,32 €/MWh, a 50,24 €/MWh.

La Svizzera beneficia di un aumento di circa 1°C rispetto alla scorsa settimana e cala la propria delivery di -3,29 €/MWh a 52,56 €/MWh, mentre l’Austria rimane stabile (-0,32 €/MWh), a 52,39 €/MWh.

 

La zona NORD segna il maggior decremento giornaliero di -6,64 €/MWh e si assesta a 54,63 €/MWh grazie al clima più mite, capace di bilanciare la scarsa produzione rinnovabile. Il CCT torna positivo a +0,97 €/MWh, a seguito di un PUN di 55,60 €/MWh.

 

Per quanto riguarda le spread tra il NORD e gli altri Paesi europei: la differenza con la Francia è di +4,42 €/MWh e quella con la Germania è di +4,44 €/MWh. Il delta con la Svizzera risulta essere di +2,07 €/MWh, mentre quello con l’Austria è di 2,24 €/MWh.

Su base oraria i prezzi della zona NORD sono risultati inferiori di quelli svizzeri in ben 11 ore giornaliere, mentre si sono allineati a quelli transalpini in ora 1, 3, 4 e 5.


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