I prezzi dell’energia elettrica in Europa aprono la sessione odierna sui livelli raggiunti alla chiusura di ieri. La produzione nucleare ha toccato i livelli massimi registrati alla fine di gennaio 2022 e, insieme al previsto ritorno di temperature più miti, contribuisce alla pressione ribassista sui prezzi. Nel mercato dell’energia elettrica italiano, la prima linea mensile
I mercati power europei aprono la sessione odierna in negativo ritornando a testare livelli di supporto di considerevole significatività. L’andamento delle contrattazioni è nuovamente influenzato da prospettive di temperature miti dopo le anomalie negative che si stanno realizzando in questi giorni. Le prospettive sulla produzione delle rinnovabili si ripresentano in calo ma questo è compensato
I mercati power europei aprono con scambi negativi con cali del 5-6%, in sintonia con la debolezza evidenziata dai primi movimenti dei prezzi gas. La prevista ripresa delle temperature per gran parte dell’Europa, sta spingendo gli operatori a considerare nuovamente l’abbondante approvvigionamento di gas. Il leggero calo delle rinnovabili europee non sta impattando sulla produzione
Le offerte iniziali dei mercati power europei di quest’ultima sessione settimanale non mostrano variazioni particolari rispetto ai livelli osservati ieri. Gli operatori continuano a prezzare il calo delle temperature e delle rinnovabili europee previsto nei prossimi giorni. L’attuale approvvigionamento gas e la robusta produzione nucleare francese vengono nel frattempo mitigati dalle tensioni in Medio Oriente.
Sul mercato spot power europeo il prezzo medio giornaliero di domani è superiore rispetto a quello osservato per la giornata di oggi, con l’eccezione italiana che invece conferma dei valori simili. La forbice tra le medie power nazionali resta stabile, con tutti i Paesi sotto quota 100,00 €/MWh: media giornaliera inferiore registrata dalla Francia (90,54
Le prime offerte nei mercati power europei puntano ad un rialzo del 3% correggendo dal calo dei prezzi segnato nella sessione di ieri. La ripartenza in territorio positivo è giustificata da una revisione al ribasso delle temperature sulla prossima settimana, che ha ovviamente innescato un aumento dei prezzi anche nei mercati gas. Il resto dei
La prima sessione del 2024 dei power europei apre con le negoziazioni poco sotto i livelli di chiusura nel 2023. I prezzi riflettono dei livelli termici che restano sopra media, una generazione rinnovabile consistente e forniture di LNG abbondanti. Si osserva, tuttavia, come per la prossima settimana ci siano attese per un deciso calo termico.
I mercati power aprono dando continuazione al calo evidenziato ieri, lasciando sul terreno un altro punto percentuale. La pressione ribassista attuale è principalmente attribuibile al contesto del mercato del gas, caratterizzato da un elevato livello di riempimento degli stoccaggi, che si mantiene vicino ai massimi registrati in questo periodo. Tuttavia, questa pressione potrebbe essere mitigata
Lo slancio rialzista dei mercati power osservato negli ultimi giorni viene interrotto dagli scambi odierni, con un calo del 3% rispetto alla sessione precedente. Nonostante il supporto derivante da un calo delle temperature previsto nella prima parte di gennaio e le tensioni in Medio Oriente, i mercati stanno prezzando l’ottimo livello degli stoccaggi di gas
I mercati power, dopo la pausa natalizia, tornano in territorio positivo, aprendo la sessione odierna con un aumento di circa i 6-9% Il rialzo riflette il movimento dei prezzi gas che vengono supportati dalla riaccensione delle tensioni in Medio Oriente a causa di un attacco USA sul territorio iracheno e di nuovi assalti da parte